L’addio a Vassallo: il giorno più lungo

ARTICOLO AGGIORNATO

I funerali di Vassallo alle 10,30 sono stati celebrati nel piazzale del porto da Monsignor Favale.

C’erano Tutti, Sindaci, Autorità, cittadini. La funzione è stata trasmessa in diretta da RADIO RAI 3, commentata da Giorgio Zanchini.

Angelo Vassallo

POLLICA – E’ stato il giorno più lungo quello nel quale si è svolto il funerale di Angelo Vassallo. La cerimonia funebre  di questa mattina, 10 settembre, ha avuto inizio alle ore 10.30, all’aperto, nel piazzale del Porto di Acciaroli. C’è stata una vera e propria invasione. Sulla Torre campeggiava una gigantografia di Vassallo che che pubblicizzava il mare cristallino di Acciaroli, una campagna simbolo che servì al sindaci per rilanciare quei luoghi.

C’erano tutti: gli abitanti di Acciaroli, e tantissimi cilentani; C’erano tutti i Sindaci da De Luca a Melchionda, da Meola a Cornetta, con fasce tricolori, scortati da vigili in alta uniforme e con i rispettivi Gonfaloni; C’era Pierluigi Bersani, Pier Ferdinando Casini, il Presidente della Regione Stefano Caldoro, quello della Provincia Edmondo Cirielli, e tutta la deputazione del PD e non solo (Andria, Valiante, Cuomo, Vaccaro), oltre a centinaia di giornalisti, di autorità Militari e civili. Forse era più facile dire chi non c’era.

La funzione religiosa , e il rito funebre è stata officiata da monsignor Rocco Favale, vescovo di Vallo della Lucania dal palco appositamente allestito, una cerimonia sobria e silenziosa sotto una pioggia insistente ma silenziosa ma anche quella silenziosa.

Come era già stato annunciato, oltre alla diretta di alcune TV locali, Bandiera Blu,Sindaco Pescatore,c’è stata una diretta da Acciaroli su RADIO RAI 3. La trasmissione “Tutta la Città ne parla“, condotta dal giornalista Giorgio Zanchini, che dalle 10,00 ha seguito ogni momento della cerimonia, raccogliendo in diretta dichiarazioni e testimonianze.

L’ultimo addio è avvenuto al Porto, il Sindaco pescatore amava il mare non poteva  essere diversamente, nonostante la pioggia battente, era giusto fosse così. Quello che rappresenta Vassallo, indipendentemente dal movente e dalla matrice, che sia un pazzo, o un camorrista, è stato sicuramente un omicidio con un chiaro significato: quello di abbattere con lui le regole.

Nel frattempo Pollica e il Cilento, sotto gli occhi commossi di tutta l’Italia ha dato l’ultimo saluto al  suo Sindaco-pescatore, quello della “Bandiera Blu“. Per le esequie, migliaia di persone, autorità e semplici cittadini hanno voluto con la loro presenza testimoniare la vicinanza a quest’uomo ormai divenuto simbolo della legalità e ancor prima di morire, simbolo della salvaguardia dell’ambiente e delle coste cilentane.

Al termine della cerimonia, la bara di Vassallo è stata portata a spalla dai portuali che a lui, sindaco-pescatore, erano particolarmente legati, fino al ponte di Acciaroli. Da lì la salma è proseguita per il cimitero per la tumulazione. Pollica, Acciaroli, Pioppi e tutte le contrade sono state tappezzate di poster che ritraggono Vassallo in barca e con la scritta “Ciao Angelo, eroe moderno del Cilento” e quella gigantografia che campeggiava sulla torre nel porto, indicano una chiara volontà come lo stesso Vice Sindaco Pisani ha detto: Quella di continuare nell’opera di tutela e di salvaguardia dell’ambiente, della natura e della legalità.

E oggi comincia un altro giorno. Forse già è cominciato lunedì.

3 commenti su “L’addio a Vassallo: il giorno più lungo”

  1. Non dobbiamo sottostimare il ruolo della criminalità organizzata in alcuni degli Stati membri – ha dichiarato il Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek- dobbiamo essere uniti per estirpare questo male, in modo che la morte di Angelo Vassallo non sia stata vana.L’unica certezza, dopo l’autopsia, è che ad uccidere Vassallo sia stata una sola mano: sicura, esperta, che da mezzo metro di distanza, con una scarica di colpi, ha colpito gli organi vitali senza sprecare troppi proiettili. Il movente? Ancora da accertare, ma gli investigatori stanno analizzando appalti, denunce e strani movimenti, che portano al riciclaggio di denaro sporco, che fanno pensare ad un intreccio politico affaristico malavitoso con clan campani e cosche calabresi, interessate a dividersi e a spolpare nuovi e fertili territori. Sembra probabile che quello di Vassallo sia stato un omicidio organizzato per eliminare un amministratore scomodo e ammonirne molti altri.Niente fiori, ha deciso la famiglia, ma opere di bene. Chi vuole, può contribuire al progetto Terra madre di Slow food a cui Vassallo stava lavorando, per la difesa e la promozione di produzioni alimentari ecosostenibili. Sono questi, si legge sul sito del Comune di Pollica, «i fiori che Angelo avrebbe voluto». Accanto alla moglie, ai figli, alla gente di Pollica, per l’ultimo saluto a Vassallo, ci saranno sindaci coi gonfaloni, esponenti politici e ministri, ma soprattutto tanti, tanti giovani che accorreranno per salutare quello che la sua gente ha ribattezzato “l’eroe del Cilento”.

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  2. A tutte le forze politiche ai loro leader, dovete essere presenti sempre e comunque sul territorio nazionale e non solo ai fuberali di vittime di camorra o di mafia o di quant’altro . Questo vi fa vergogna non si è vicini agli elettori non siè vicini ai cittadini in questo modo, non si combatte l’ingiustizia ,la legalita e la non violenza con parate meschine su uno scenario di un funerale questo non vi fa onore.Siate presenti sempre e comunque altrimenti è piu dignitoso dimettervi dalle vostre funzioni istituzionali e politiche.

    P.S. non è questo, stare vicino che serve alla famiglia Vassallo

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  3. L’altro ieri ho appreso che Andreotti aveva fatto delle dichiarazioni sull’omicidio Ambrosoli e Sindona,per paura che parlasse troppo lo hanno messo a tacere.Un vero peccato non farlo parlare Andreotti è un protagonista e archivio vivente della storia della repubblica italiana.
    Ne avremmo saputo di cose,ma il tutto è scritto in un documento che lo stesso Andreotti ha scritto e rivelato che dopo alcuni anni dalla sua morte gli eredi lo renderanno pubblico .Dichiarazione di Giulio di alcuni anni fa e cioè di quando iniziò la sua vicenda giudiziaria”sembrerebbe quasi una minaccia alle istituzioni”.Ecco come funzionano le cose in ITALIA epoi sono bravi a fare parate e a partecipare a funerali.
    Io mi associo al dolore del popolo cilentano e dico no a tutto ciò.

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