Battipaglia è Città di camorra: Una pagina triste per la Città

Battipaglia è Città di camorra. Il Consiglio dei Ministri ha sciolto il Consiglio comunale per “gravi forme d’ingerenza da parte della criminalità organizzata”.

Per il Ministro Alfano al Comune di Battipaglia la camorra, la criminalità, avevano preso “possesso” delle decisioni amministrative e politiche. Dalla politica si pensa di ricorrere al TAR contro il Provvedimento del CDM.

Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro
Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro

di Oreste Vassalluzzo
Giornalista professionista
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Battipaglia è città di camorra. L’ha scritto nero su bianco il Governo con lo scioglimento del Consiglio comunale per “gravi forme d’ingerenza da parte della criminalità organizzata”. Un’onta per la città e per i suoi cittadini.

Il “sistema Santomauro” è finito sotto inchiesta prima della DDA di Salerno con gli arresti avvenuti nel maggio scorso, e poi con la nomina della Commissione antimafia d’accesso agli atti, che ha vagliato attentamente tutti gli atti relativi, soprattutto alla Giunta dell’ex sindaco del PD prima e dell’UdC poi, all’amministrazione comunale.

Oreste-Vassalluzzo
Oreste-Vassalluzzo

Durissima è la “pena” per i cittadini battipagliesi. Blocco delle elezioni amministrative del 25 maggio prossimo e commissariamento per diciotto mesi (prorogabili fino a 24 mesi) con l’invio di tre commissari nominati dal Ministero dell’Interno che faranno “pulizia” di tutti i gangli, i rapporti, le connivenze con la criminalità organizzata. Di questo si parla.

Al Comune di Battipaglia la camorra, la criminalità, aveva preso “possesso” delle decisioni amministrative e politiche. Il provvedimento giunge un giorno prima dei cinquanta previsti dalla normativa (articolo 143 della legge 267 del 2000). Alla luce di questo atto, gravissimo per la città di Battipaglia, si impone una riflessione, al netto di ciò che sarà scritto nel decreto di scioglimento di prossima pubblicazione:

  • E’ la politica ad essere collusa con la camorra, oppure sono gli apparati amministrativi del Comune?
  • Cioè il sistema Santomauro era retto solo ed esclusivamente dalla politica, oppure c’era la connivenza dei funzionari, dirigenti e dipendenti del Comune?

La risposta a queste domande è contenuta in quel decreto che presto sarà reso noto.

Arresto-Giovanni-santomauro
Arresto-Giovanni-santomauro

La ricerca delle responsabilità è già iniziata. Sarebbe troppo facile, riduttivo e anche profondamente ingiusto, lanciare la croce addosso all’ex sindaco Giovanni Santomauro. E’ chiaro che le sue responsabilità politiche restano come anche quelle penali che la magistratura sta già accertando, ma è l’intero sistema politico e amministrativo, stratificato negli ultimi venti anni che non va. Che ha creato terreno fertile per le connivenze. E la responsabilità è da condividere con l’opposizione che non ha saputo guardare dove bisognava guardare, con la politica che ha permesso tutto questo, con i dirigenti e funzionari che si sono prestati al “sistema” e anche a coloro che questo sistema hanno sostenuto.

Una pagina triste per la città di Battipaglia che non mancherà di generare polemiche e anche distinguo con la certezza, questa si, che sono i cittadini battipagliesi ad prendersi tutto il peso di una mala gestione della cosa pubblica.  E dalla politica si pensa già alla possibilità di provare a ricorrere al Tar contro questo provvedimento.

Battipaglia, 5 aprile 2014

1 commento su “Battipaglia è Città di camorra: Una pagina triste per la Città”

  1. Questo controllo doveva essere fatto quando e sparito il Sindaco di allora Lorenzo Rago.Già d’allora si sentiva odore di criminalità ed è continuato fino a che finalmente qualcuno ha detto basta.Quindi io non mi meraviglio di quello che è accaduto.

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