Piano Ospedaliero: Si fanno i nomi. Sarà tecnico o falso tecnico? Terzo o di parte?

Piano Ospedaliero Provinciale la Commissaria Filippi deve indicare un nome imparziale: Tra i candidati ci sono D’Angelo, Gigliotti, Lioi, Di Benedetto.

Riguardo al tavolo tecnico di consultazione dell’ASL Luca Sgroia(PD), candidato sindaco alle Primarie del PD invoca l’imparzialità: “L’Ospedale di Eboli umiliato negli anni. Al tavolo di consultazione sieda un tecnico autorevole ed imparziale”.

Vincenza Filippi-Antonio Squillante-Ospedale di Eboli
Vincenza Filippi-Antonio Squillante-Ospedale di Eboli

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il Direttore Generale Dr. Antonio Squillante l’8 gennaio scorso inviò ai 158 Sindaci dei Comuni della Provincia di Salerno, alle Segreterie Provinciali delle OO.SS., all’Ordine dei Medici e al Collegio degli Infermieri Professionali della Provincia di Salerno, una comunicazione con la quale invitava ognuno dei destinatari ad indicare un componente che potesse rappresentarli nel tavolo tecnico che l’Asl Salerno intendeva istituire allo scopo di produrre una proposta di Piano Ospedaliero Provinciale da sottoporre alla Struttura Commissariale Regionale. Ai Sindaci, tra l’altro fu chiesto di indicare un rappresentante per ogni aggregazione territoriale, coincidente con gli ambiti territoriali dei 13 Distretti Sanitari di Base della Provincia di Salerno.

D'Angelo-Gigliotti
D’Angelo-Gigliotti

Questa cicostanza ci riporta alla nostra Città e ci suggerisce di ricordare al Commissario Prefettizio Vincenza Filippi di individuare il rappresentate del nostro comune, che coincide con il Distretto, operando la scelta del Tecnico che dovrà partecipare al Tavolo regionale, che sia rispondente ad un principio irrinunciabile che deve ispirarsi oltre che alla competenza alla terzietà, nel senso che sebbene si tratti di una scelte politica, poichè il Comune è commissariato e da quì a qualche mese si andrà alle elezioni amministrative, sarebbe il caso che la persona incaricata non fosse legata a nessuna delle aree e a nessuno dei Partiti, men che meno a nessuno dei candidati e a nessuno delle personalità politiche del territorio.

E’ inutile dire che sarà veramente difficile. Difficile ma non impossible, anche perché le varie “diplomazie” si sono fatte avanti e ovviamente si sono fatti anche dei nomi, rispettabili, rispettabilissimi. Nomi appartenenti alle famose categorie dei “tecnici” nel senso che sono personalità che orbitano nel mondo della Sanità, e di quì il problema. E’ altrettanto vero che in generale quando in politica si fa un nome vuol dire che si ritiene l’indicato come “appartenente” e quì un altro problema ancora. Purtroppo per tutti i nomi che circolano, oggettivamente, vuoi per un motivo, vuoi per un altro vengono fuori delle notazioni.

Di Benedetto-Lioi
Di Benedetto-Lioi

E così se il Cardiologo Giovanni D’Angelo e il nefrologo Giuseppe Gigliotti, da una parte, sebbene potrebbero rappresentare al meglio il nostro Ospedale, entrambi sono dipendenti ed operatori sanitari dell’ASL e dell’Ospedale di Eboli e sarebbe poco opportuno partecipare ad un tavolo insieme al DG Squillante, dall’altra però, entrambi rappresentano: l’uno l’Ordine dei Medici di Salerno; l’altro la categoria dei medici nefrologi presso l’ARSAN; e quindi nei loro doppi ruoli occuperebbero due piazze e non sapremmo mai a quale delle due farebbero riferimento.

Cosa diversa invece sarebbe la posizione di Giuseppe Di Benedetto, e di Antonio Lioi, i quali per motivi diversi non sono operatori dell’ASL Salerno essendo il Primo dipendente dell’Azienda Universitaria di Salerno e il secondo pensionato ex dipendente dell’Ospedale di Eboli. Se non ché mentre Lioi fino a questo momento è stato parte attiva e consulente delle Mamme ribelli ebolitane che hanno dato vita ad un Comitato spontaneo e quindi ha seguito le varie fasi e si è già seduto al tavolo con Angelo Montemarano, non sarebbe terzo ma di parte. Di Benedetto pur potendo partecipare a quel tavolo come medico e come cittadino ebolitano, anche se non ha seguito con attenzione tutti i passaggi che ci sono stati fino ad ora, essendo stato indicato da un gruppo politico locale come Candidato Sindaco di Eboli, non rientrerebbe nella caratteristica della terzietà che si richiede al tecnico che deve andarsi a sedere al quel Tavolo regionale perché rappresenta una parte di una parte politica

Luca-Sgroia
Luca-Sgroia

E proprio valutando queste notizie e queste circostanze che si è diffuso in Città il malcontento e ovviamente preoccupazione. Infatti la partita che si gioca è importante e ovviamente nessuno degli attori principali vorrebbe che la vicenda del nostro Ospedale venisse affidata in mani improprie, improprie politicamente parlando e non “non meritevoli“. E poiché le elezioni sono vicine e comunque la fase pre elettorale è difficile e confusa, nessuno vorrebbe concedere ad altri o ai propri ed eventuali competitor un vantaggio.

E così è partita la macchina della diplomazia al contrario e mentre alcuni hanno preferito usare quella di corridoio, ecco che arriva forte e chiara la dichiarazione dell’ex Presidente del Consiglio comunale Luca Sgroia, esponente del Partito Democratico, candidato alle Primarie del suo Partito e Candidato Sindaco: “L’Ospedale di Eboli è stato umiliato negli anni. Al tavolo di consultazione sieda un tecnico autorevole ed imparziale. – Sgroia sebbene non fa nomi, comunque esprime un giudizio e a quel giudizio aggiunge le sue considerazioni – Il tavolo tecnico di consultazione promosso dall’ASL deve essere un momento di rivalsa per il diritto alla salute dei nostri concittadini. La sanità della Piana del Sele è stata profondamente umiliata nella programmazione e negli atti della direzione generale negli ultimi anni. In particolare il presidio ospedaliero di Eboli è stato fortemente ridimensionato con provvedimenti scellerati ed illogici come la chiusura dei reparti di Ostetricia e Pediatria avvenuta a Giugno dello scorso anno.

A seguito di questi episodi – ricorda Sgroia – l’occasione del tavolo tecnico diventa cruciale e delicata per far valere i diritti dei cittadini di Eboli e dei Comuni limitrofi. Bisogna puntare al recupero dei reparti, sottrattici per l’incompetenza di Squillante avallata dal colpevole silenzio di Caldoro, ed al potenziamento delle eccellenze dell’Ospedale, promesso e mai realizzatosi. Auspicoconclude Sgroia che il Comune di Eboli possa essere rappresentato al tavolo di consultazione da una figura autorevole, di riconosciuto valore tecnico e soprattutto al di sopra delle parti politiche, con riguardo alle prossime elezioni amministrative di Maggio. Un tecnico competente ed imparziale potrà senz’altro far valere al meglio le ragioni di Eboli contro ogni strumentalizzazione politica”.

dr house
dr house

Le preoccupazioni per noi tutti cittadini sono comunque altre e di certo non risiedono nelle schermaglie che inscenano i vari Partiti, gli stessi che con i propri uomini non hanno saputo ne colloquiare e ne difendere l’Ospedale di Eboli, ma non hanno saputo nemmeno contrastare quel disegno che da più parti è stato definito come un’azione sistematica volta a rafforzare alcune aree specidiche della provincia di Salerno come quella dell’Agro-nocerino-sarnese e del Vallo della Lucania a scapito degli Ospedali della così detta Valle del Sele di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra, Roccadaspide, e l’Ospedale di Eboli in primis il Presidio Ospedaliero più completo tra tutti ne ha fatto principalmente le spese.

Così con la scusa della realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, in un primo momento finanziato per 300 milioni di euro, successivamente dirottati da Stefano Caldoro verso Napoli in favore dell’Ospedale del mare, e ora pare nuovamente in programma ma senza il becco di un quattrino, si è operato tutte le revisioni previste in quel progetto senza però che l’Ospedale Unico si realizzasse.

E così nessuno dei parametri di riferimento ai famosi decreti 49 e 82 è stato rispettato, e così mentre si operava chirurgicamente tagli ai reparti, tagli alle prestazioni, mentre si chiudevano Ospedali e mentre si accorpavano e si trasferivano reparti come nel caso di Ostetricia e Pediatria da Eboli a Battipaglia un Commissario al Personale, figura del tutto inventata, interessato e in palese conflitto d’interesse e senza titoli, faceva il fine “Sarto” di scuola “napoletana“, tagliava oneri e prestazioni per gli altri e aumentava per se le prestazioni in ALPI, scandalo degli scandali, che costa alla nostra comunità solo per l’anno 2013 ben 75 milioni di euro. Quel commissario ha raggiunto cifre tra stipendio e accessori vicino ai 150mila euro, collocandosi a mezza classifica, tenendo contro che tra i 2000 medici dell’ASL Salerno ve ne sono alcuni che sono arrivati a percepire fino a 350mila euro.

Nemmeno il “dottor House” li ha mai visti quei soldi.

E agli anziani, ai malati gravi, agli oncologici, ai cardiopatici e ai diversamente abili da settembre a gennaio non venivano garantite prestazioni e dovevano pagare i ticket.

Si comprenderà quanto difficile sia la scelta che deve compiere la dott.ssa Filippi. Una cosa è certa, sarà un tecnico o non sarà un tecnico di certo non deve essere un finto tecnico che qualcuno vorrebbe far passare come tecnico, di quelli ne abbiamo avuti tanti e spesso sono entrati nelle stanze  e tutto hanno fatto tranne gli interessi dei cittadini.

Eboli, 11 febbraio 2015

 

4 commenti su “Piano Ospedaliero: Si fanno i nomi. Sarà tecnico o falso tecnico? Terzo o di parte?”

  1. Apprendiamo con stupore che l’ex Presidente del Consiglio Comunale Sgroia dopo anni di profondo sonno in seno all’amministrazione comunale si sveglia e si accorge che: “negli anni è stato umiliato l’ospedale di Eboli”. Beh non abbiamo visto alcun atto/azione del Comune rivolta a tentare di evitare gli effetti scellerati prodotti sulla P.O. dalla politica regionale di Caldoro e C. Ora ci si sveglia dal torpore per cercare di acquisire visibilità in vista delle primarie e delle comunali! Noi riteniamo che sia ormai tardi per porre rimedio a tale situazione e che comunque i colpevoli, che sono ormai noti a tutti, non possono proporre soluzioni ma solo tacere e passare la mano ad altri ……

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  2. E’ proprio vero al tavolo c’è bisogno di un tecnico super partes!
    Per Roma: dopo la chiusura dei reparti, mentre gli altri si facevano le passerelle e le fotografie,Luca Sgroia era l’unico POLITICO che faceva i turni di NOTTE senza farsi pubblicità.Hai proprio sbagliato individuo da attaccare!

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