Rosania da forfait. Non si Candida. SEL non è la stessa

7 commenti su “Rosania da forfait. Non si Candida. SEL non è la stessa”

  1. “I dirigenti comunisti non vogliono stare con gli operai ed i contadini ma A CAPO degli operai ed i contadini” (Don Milani).

    Il potere logora chi ce l’ha!

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  2. http://www.beppegrillo.it/2013/01/se_cinque_anni/index.html

    Io cinque anni fa non sapevo manco chi fosse Grillo, anzi pensavo ad un bravissimo comico ritiratosi a godersi i suoi meritati guadagni. Fu grazie ad un amico, quattro anni fa, che scoprii il Blog di Grillo, e da quel giorno non me ne sono più staccato, leggendo con interesse ogni giorno almeno un nuovo articolo scritto altro che da un comico, da uno che di politica ne ha fatto vita e passione. Del V-day non ho memoria, se lo avessi saputo oggi sicuramente anche la mia firma starebbe in discarica come quella di altri 350.000 cittadini che hanno firmato. Non per questo sono meno indignato del trattamento subito. Soprattutto se penso che ci hanno riempito di chiacchiere negli ultimi cinque anni su fasulle riforme elettorali, per cosa? Per andare ancora una volta, il mese prossimo, a votare mettendo una croce su un disegno, cosa che sa fare un bambino dell’asilo, deresponsabilizzando completamente l’elettore che o non va più a votare, e si sente straniero in patria, o va a votare senza nessuna preparazione, come un rito pagano che si svolge al di sopra della sua testa, senza chiedersi neanche il perché. A noi italiani ci hanno ridotto a questo, e non siamo neanche in grado di capire che è ora che ne paghino tutti loro le conseguenze, quella di averci degradati a cittadini sudditi di un re Borbone, facendo strame di un paese che era nato con una delle costituzioni più belle del mondo. Si vergognino di quanto hanno fatto, e non ci vengano a parlare di paese arretrato. Loro ne sono pienamente colpevoli, avendo distrutto istituzioni pubbliche come scuola, sanità e trasporti che sono il pieno e totale indice di civiltà per un Paese.

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  3. Caro Armando se è per questo don Milani, che i “compagni” considerano un prete “comunista” era molto più esplicito: “i capi del comunismo affermano che la loro ideologia viene da lontano e andrà lontano. NON E’ VERO!(…) va avanti strisciando e speculando tra le innumerevoli miserie della terra”.
    E amcora:”Il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire ad una classe dirigente parassitaria e brutale la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi”.
    Anche a me queste parole risultavano incomprensibili perchè il suo pensiero, ogni sua azione,ogni suo scritto sembrava essere più in sintonia col PCI che con la DC dell’epoca. La gerarchia ecclesiastica poi lo considerava addirittura un eretico, ma erano i tempi di Berlinguer e del grande partito comunista italiano protagonista di tante conquiste sociali,delle grandi manifestazioni sindacali e di tante battaglie di democrazia e di libertà in nome del popolo degli oppressi condotte dai banchi dell’opposizione. Poi i “compagni” sono arrivati al governo ed è cambiato tutto.ECCO PERCHE’ NON CAPIVO. Quelle parole erano premonitrici e si riferivano ai disastri di cui questa gente è capace quando arriva al potere. Responsabili prima e corresponsabili poi di tutte le nostre disgrazie, salvo poi defilarsi abilmente e vigliaccamente, di fronte alle proprie responsabilità come ben sintetizzato anche in quest’articolo.
    Insomma “altro” che “altro”,ormai s’è capito:quando c’e’ di mezzo il potere i comunisti,veri o presunti,non sono secondi a nessuno e come diceva don Milani:”(…)sono proprio dei figli di puttana”.

    P.S.: l’ultima frase che massimo sicuramente sforbicierà, è sempre di Don Milani.

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  4. Ho creduto e prima ancora ereditato un comunismo che non ci è maistato da ragazzino attraverso mio padre e la classe sociale che apparteneva mi facevano credere che il comunismo tramandato dall’unione sosietica era giusto aiutava i poveri distribuendo equamente la ricchezza terrena. SCIOCHEZZE , solo stronzate e demagogia ,col diventare grande ho visto cadere ad uno ad uno gli stereotipi della politica di sinistra con tutti gli idoli che avevano invaghito la mia ed altre gioventu’ sane e tenaci.Col crescere mi sono visto scavalcato dai sinistroidi del mio paese la parola Eschimo innoicente è solo una frase in una canzone di Guccini e basta , “la strada” quella dello scrittore americano jack k.è solo un libro per snobbare chi non lo ha letto ,tutte finzioni ,menate e contromenate per apparire ,ma al momento giusto hanno fatto affari con i D.C.,quelli delP.S.I. di Craxi e Conte ad Eboli producendo un immagine non molto diversa da questoi che erano i loro avversari.
    Credo che la sinistra e la destra non sono mai esistite nel termine politico ma solo uomini onesti che credono in cio che fanno senza arricchirsi e altri disonesti che della politica ne fanno una ricchezza.Ma alla fine è importante combattere affinche non si lasci spazio agli ipocriti ai ladri aigli speculatori della politica iniziando dai loro mega stipendi che con uno solo starebbero bene 20 famiglie al mese. Che il Presidente della Repubblica fa il discorso di fine anno toccando tutti i bisogni sociali e dice di credere nella polirica altrimenti non si va da nessuna parte. Non ci credo ,evolvesse il suo mega stipendio per le famiglie degli esodati dei pensionati al minimo ,dei disoccupati dei gipovani invitando tutti i parlamentari a ridursi lo stipendiop a 2000 euro al mese, allora si diventerebbero credibili e non fate come vi dico ma non come io faccio. questa politica ,partendo dai miei compaesani anche i meno peggiori come Rosania non mi appartiene ne a me ne alle persone oneste questi sarebbero “altra cosa”.

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  5. Alessia Petraglia è nata ad Eboli(Salerno) il 16 ottobre 1967, dopo la maturità classica si trasferisce a Firenze, dove frequenta la Facoltà di giurisprudenza e inizia il suo impegno nel movimento studentesco. E’ stata presidente di “Allosanfan”, associazione universitaria fiorentina, e poi segretaria e vice-presidente dell’Arci di Firenze, dove ha seguito il settore della cultura, dei diritti, gli aspetti organizzativi e quelli della consulenza per le basi associative. E’ stata consigliere regionale ed ha vinto le primarie di SEL.
    Alessia è figlia del mio compianto compagno socialista TANINO, morto prematuramente a 53 anni il 25/3/’79 ( a cui è intitolato il corridoio principale dell’Ospedale per i meriti acquisiti nella realizzazione del “vecchio” glorioso Ente Ospedaliero Provinciale M.SS.Addolorata”). E figlia di Anna Vignola e quindi nipote dei Sen Mario e Peppino Vignola. Colgo l’occasione per fare ad ALESSIA gli auguri per un successo che sono sicuro non mancherà.Con grande affetto !!!

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  6. Conosco bene Alessia Petraglia. Se restava ad Eboli avrebbe potuto trovare spazio “politico” solo dietro i banchetti a raccogliere firme per i referendum…senza contare che provenendo da una famiglia ebolitana di grande tradizione socialista sarebbe stata considerata una pericolosa infiltrata e di spazio ne avrebbe trovato ancora meno.
    Coraggio Alessia, la sinistra si salva solo se ritrova la grande tradizione del pensiero socialista e democratico e tu, che ce l’hai nel DNA, ne sei l’orgogliosa dimostrazione.

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