Ambiente e Tumori: Convegno informativo ad Eboli

“Ambiente, Salute e Neoplasie nella devastazione del Mezzogiorno”: il tema del simposio tenutosi nell’aula consiliare di Palazzo di Città.

Organizzatori dell’evento scientifico: i Comitati: per la Salute Pubblica ed il Governo del Popolo” e “Eboli dice No”. Presenti il Sindaco Cariello e  l’Assessore Ginetti. Relatori: Prof.ssa Colella, Prof. Montinari ha moderato Cerullo. Ha Concluso Carbone. Montinari ”In Italia si registrano oltre 1.000 casi di tumori al giorno, ed abbiamo il triste record continentale delle neoplasie in età pediatrica. Dobbiamo puntare sulla libera ed incorruttibile informazione, quella che le multinazionali vogliono silenziare!“

Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie
Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Cariello

di Marco Naponiello per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Come ampiamente annunciato da questo sito nei giorni scorsi e riportato di riflesso da altri media locali (vedihttps://www.massimo.delmese.net/129818/convegno-a-eboli-ambiente-salute-e-neoplasie/) si è tenuto sabato 13 ottobre dalle ore 18:00 un interessante convegno su “Ambiente, Salute e Neoplasie nella devastazione del Mezzogiorno”: all’interno dell’aula magna del Comune di Eboli.

Un parterre istituzionale e scientifico quello che ha incorniciato l’evento eburino, erano Infatti presenti, oltre ai relatori di cartellone: il sindaco di Eboli Massimo Cariello, l’assessore alla manutenzione (ex ambiente) Ennio Ginetti, accompagnati da elementi di spicco della società civile ebolitana come: Sofia Masillo responsabile locale di Libertà e GiustiziaVincenzo Fornataro coordinatore cittadino di Noi Tutti Liberi e PartecipiDina Balsamo segretaria provinciale PCI, insieme ai rappresentanti del viciniore comitato ambientalista “Battipaglia Dice No” e tanti altri componenti, come detto, della società civile del comprensorio parimenti ad un pubblico attento che ha affollato l’emiciclo dell’aula Isaia Bonavoglia.

Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Cerullo
Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Cerullo

Virginia Cerullo, nelle vesti di brillante moderatrice ha dettato i tempi degli interventori, stimolato gli stessi e sintetizzato i loro interventi, va detto anche ad onor del vero, che la giovane legale ebolitana oltre a rivestire il ruolo di madrina della manifestazione informativa, essa è viepiù la referente locale dell’associazione nazionale Governo del Popolo, ed artefice dell’incontro di fine settimana. Difatti la Cerullo, grazie ai suoi buoni uffici, è riuscita a convogliare nell’aula principale di Palazzo di Città degli elementi scientifici di spicco e di fama nazionale, riuniti per dibattere riguardo al nesso eziologico tra un ambiente malato ed  il manifestarsi di patologie tumorali.

Inizia Rosa Adelizzi, conosciutissima presidentessa del Comitato per la Salute Pubblica, da tre anni impegnata in una strenue lotta per la salvaguardia in primis del SSN ed in generale della salubrità ambientale, che ha cosi esordito: «Il nostro Comitato si è istituzionalizzato nel 2016, ma già da diversi anni operava sul territorio. Molta attenzione abbiamo dato sia sul tema “salute” che al tema “ambiente e sicurezza”. Molte sono state le attività effettuate come, a solo titolo di esempio, gazebo informativi alla popolazione su temi cogenti, sit – in tematici, ricorsi al TAR a tutela del diritto alla salute, manifestazioni e quant’altro necessario ad informare la popolazione ed a sensibilizzare tutte le intelligenze locali e le Istituzioni competenti per la risoluzione delle problematiche legate al territorio.

Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Adelizzi
Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Adelizzi

Tornando al tema odierno ha specificato Adelizzi: “Alla stessa stregua per il convegno di oggi, avendo invitato come relatori tecnici di elevata qualità, vogliamo informare la popolazione sui rischi di tumori e malattie croniche legati all’inquinamento ambientaleed alla gestione dei rifiuti sul nostro territorio. L’intenzione futura del nostro Comitato è quella di continuare ad attivare confronti con tecnici, associazioni di tutela e politici onde informare dettagliatamente ed adeguatamente la popolazione non solo sui rischi, ma anche sui possibili rimedi per abbassare gli stessi affinché il nostro territorio non sia esposto ad ulteriori rischi che possono danneggiare la salute di tutti. – Concludendo con un laconico ma sincero – Lascio la parola ai relatori che in modo esaustivo potranno far capire a tutti l’importanza di questo momento!»

Il Sindaco Massimo Cariello, il quale oltre ad elogiare il ruolo dei comitati cittadini come elementi propulsivi dell’amministrazione, un pungolo positivo alla stessa, con incontri cadenzati quasi mensili, ha specificato come il governo della città di Eboli, si muova nella Bonifica di siti locali come la ex Apoff, un opificio dismesso e in malora da anni, le Ecoballe di Coda di volpe, a seguire con soddisfazione, ha annunciato che  sempre Eboli, avrà presto un suo depuratore. Ringraziando anche margine del discorso della collaborazione scientifica del professor Erasmo Venosi, come anche Giovanni Tarantino per il supporto sul campo.

ambiente-e-tumori-convegno-informativo-ad-eboli-Cariello
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Il primo cittadino in aggiunta, ha pure evidenziato come il Comune e la sua Amministrazione, siano impegnati in un altro fronte ambientale: quello dell’abbattimento dei manufatti abusivi con una collaborazione, testé avviata insieme alla Procura della Repubblica di SalernoDavvero siamo molto soddisfatti della collaborazione che abbiamo avuto con tutti i comitati, – ha aggiunto Cariellocome questi oggi presenti e con quello dell’amianto. Invero noi come Giunta, ci siamo da subito impegnati nel bonificare tantissimi siti specialmente quelli pubblici, che sono stati tutti privati della del pericoloso metallo. In definitiva il ruolo di queste formazioni sociali è molto importante per la crescita della collettività e come suggeritori anche delle scelte politiche dell’amministrazione!

Dopo questi interventi di carattere introduttivo, difatti si passa subito a quelli prettamente scientifici tenuti: dal fisico Erasmo Venosi, dalla della geologa Albina Colella, ed infine dal medico Massimo Montinari, i quali fatta eccezione per la brevità dell’ultimo relatore, ossia del Presidente dell’Associazione Governo del Popolo, Francesco Carbone, ci sentiamo di esprimere una dovuta premessa, essi sono stati molto verbosi anche se di grande interesse, ma purtroppo anche se a malincuore, per comodità espositiva del gentile lettore stesso,  ne abbiamo sintetizzato le relazioni in alcuni passaggi che riteniamo più degni di nota.

Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Venosi
Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Venosi

Il fisico Erasmo Venosi inizia la trafila degli esperti di settore, ma il suo abbrivio è delicato a un tema fuori programma, cioè quello che riguarda il federalismo asimmetrico, ossia il rischio che alcune regioni del nord, in virtù di tale principio di sussidiarietà costituzionale, possono mantenere per sè delle ricchezze, cioè dei tributi e non re-distribuirli alle altre regioni, cosi facendo ritornare il sud Italia ad un PIL ed una differenza di ricchezza con il centro-nord, risalente all’anno 1957

A seguire Venosi espone, con diapositive alla mano, come ci sia un problema di bonifica di diverse cave usate negli anni ‘80 (vedi Grataglie) come di discariche ante litteram per rifiuti speciali, sotto la manutenzione e monitoraggio della Sogesid, una società statale. In molti casi, evidenzia lo scienziato ebolitano, i parametri vengono truccati per farli rientrare nella soglia di tollerabilità, un tema ed una problematica che è stata richiamata anche dagli altri professori universitari nelle loro osservazioni. Del resto Venosi ha anche specificato come ad Eboli vi siano un incidenza di neoplasie che riguarda il 3,25% della popolazione cioè 1.300 casi, una media che fa il paio con quella nazionale ma che se guardata nello specifico, dimostra come la concentrazione di queste patologie tumorali sia da riscontrare nel quartiere Paterno, il secondo più popoloso della città.

Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-collage
Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-collage

Il fisico ebolitano, ha di contro evidenziato, come recenti studi messi a punto da premi Nobel dell’economia, hanno dimostrato che l’incidenza climatica possiede la capacità di impatto a sua volta sugli andamenti macroeconomici, inoltre i disastri ambientali si coniugano e si tramutano in costi sociali. Di seguito, un altro passaggio che il relatore ha ritenuto degno di reportage, è di come nella nostra Costituzione, l’Ambiente non sia un principio fondamentale, non abbia una sua dignità di valore intangibile, a differenza della Germania e della Costituzione europea: «..un vulnus giuridico che potremmo pagare a caro prezzo il quale verrebbe declinato da alcune multinazionali, sempre nell’ottica del profitto In modo tale da poter eludere divieti e rischi collettivi i cosiddetti costi sociali; pertanto  se pensiamo bene si guarda solo al parametro del singolo elemento inquinante al valore unico rispetto all’ambiente, ma non si tiene in conto che quel l’unico elemento combinandosi con altri ottimizzandosi con essi, potrebbe avere una reciproca influenza e dunque creare una ingravescenza nelle patologie che stiamo trattando!

Eboli presenta delle criticità ambientali relative a 3 microinquinanti il diossido di azoto, i COV (composti organici volatili ) e il PM 10. – Rimarca Erasmo Venosi –  Criticità evidenziate nel Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria. Inoltre l’intero territorio della provincia è soggetto a concentrazioni di gas radon oltre la media nazionale. Secondo i dati dell’Agenzia per la Ricerca sul Cancro l’Italia è tra i paesi più pericolosi. Nel convegno della Società Italiana Medicina Ambientale dal titolo “Emergenza cancro, fattori ambientali modificabili e stili di vita non corretti” si è evidenziata la correlazione tra inquinamento nelle matrici ambientali e patologie gravi.” 

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Venosi con toni preoccupati sciorina anche dei dati sulla Regione Campania, specificando come la provincia di Napoli che è all’incirca l’8% dell’ intera area regionale, sia allocata il 53% della popolazione, questo dato già di per se pone un problema logistico di stoccaggio dei rifiuti, che ricade inevitabilmente sulle provincie viciniori, con il rischio di trasformare la Piana del Sele nello sversatoio regionale di RsU, i rifiuti solidi urbani: – …per non parlare della tecnologia 5G, quella delle telecomunicazioni moderne, con onde in radiofrequenze, di cui sa ancora poco, che aumenteranno il campo elettromagnetico di fondo che è già 70 volte quello degli anni ’90!

Si congeda Erasmo Venosi ancora esponendo alcuni valori allarmanti: – I dati: nel decennio precedente al 2016 si è avuto un incremento del 90% di alcune neoplasie. La prima causa di morte per i bambini tra 0 e 14 anni è il cancro. Una ricerca condotta in 62 paesi da parte dello IARC e pubblicata su Lancet Oncology lo scorso anno annovera l’Italia tra le aree maggiormente pericolose. Vista la esiguità delle risorse disponibili nei comuni e i tagli alla sanità da parte dello Stato, un biomonitoraggio, con animali sentinella dell’ambiente, che costa non molto potrebbe dare qualche utile informazione!

Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Colella
Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Colella

Prosegue la filiera dei relatori scientifici, l’accademica Albina Colella, geologa dell’università della Basilicata, che in un recente passato per le sue denunce ambientaliste contro l’inquinamento da idrocarburi causato dalle trivellazioni della compagnia concessionaria,del giacimento più grande dell’Europa continentale, Eni nella Basilicata, è stata  denunciata dalla stessa con richiesta di risarcimento danni di ben €5.000.000, che fortunatamente non ha sortito effetto. Si parte dal concetto di territorio come Bene comune e l’attacco al neo liberismo imperante che non considera il valore ambientale, tra cementificazione e inquinamento in un territorio fragile come il nostro e molto popolato e diversificato, a differenza di un deserto,per esempio, dove l’impatto ambientale sarebbe minore.: «..norme di sicurezza violate, autorità distratte e occultamento dati, il danno alla salute ex art 32 cost. sarebbe preminente (aria e acqua con 7ml di morti all’anno nel mondo), l’aria si respira e l’acqua entra nella catena alimentare, le falde del Pertusillo in Basilicata emettono acque di ogni colore con sviluppo pernicioso di alghe, le cose si fanno male perché farle bene costa di più. L’Italia non ha una normativa ad hoc in ambito di trivellazioni e lo smaltimento dei reflui, a seguire si silenzia sminuendo il tutto perché la stampa è controllata dai potentati economici, con danni enormi per la salute umana e decessi! – Conclude la geologa lucana – ..molte aziende agricole sono state rovinate con deformazioni di animali da pascolo, tumori in aumento esponenziali e questa è la fine dell’Eden del Mezzogiorno la Basilicata e le indagini nel frattempo vanno molto lentamente con l’ARPAB ente regionale dal controllo ambiente occulta i dati, i cittadini non si fidano. E poi suicidi sospetti, un dirigente Eni che denunciava la perdita di petrolio lo hanno trovato impiccato, e un ex generale della Forestale che lavorava con la Total dopo pochi giorni dimessosi dalla compagnia e ritrovato anch’egli impiccato in una foresta delle sue zone. Sono una forte azione popolare con tecnici preparati, questa è l’unica speranza!»

Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Montinari
Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Montinari

Massimo Montinari, visiting professor del Batism Hospital di Miami, medico ed ufficiale della Polizia di Stato, conosciuto anche a livello mediatico nazionale per le sue posizioni considerate eterodosse dalla comunità scientifica, forse perché scomode,ringrazia per l’invito la moderatrice Cerullo, Montinari esperto di oncologia pediatrica stigmatizza come molti esperti parlano in senso generico di tali neoplasie ma mai conoscendo realmente dei casi particolari di pazienti, ossia il sistema immunogenetica e tumori e autismo, la predisposizione genetica è una buona arma di prevenzione se accompagnata da esami specifici, ma non deve essere  considerata, sempre per Montinari, un valore assoluto, infatti i fattori esterni (epigenetica), come anche stili di vita, hanno un ruolo fondamentale.: «Fui definito un ciarlatano da Riccardo Iacona conduttore di Presa Diretta, che è stato da me querelato, ma la stampa (anche le riviste scientifiche) è asservita al “padrone” e non va d’accordo con la scienza. I metalli pesanti sono pericolosi per la salute e vengono inglobati nel cibo o anche nei farmaci stessi come eccipienti, i quali eccipienti in un organismo debole immunitariamente, scatenano reazioni critiche. Le malattie fanno mercato, ricordiamocelo, se stai in salute non crei reddito per le aziende farmacologiche! – Montinari evidenzia come le monarchie petrolifere pagano a caro prezzo l’inquinamento petrolifero e stanno investendo soldi in salute e ricerca, le sabbie sono inquinate e producono grave patologie, come gravi patologie subiscono per l’uranio impoverito i militari italiani, tra silenzi e cover-up istituzionali, mentre negli USA si incomincia ad ammettere i decessi più alti non per armi biologiche o da fuoco, ma per iper-vaccinazioni. La nascita di pecore malformate in un poligono di tiro sardo, è un fattore di mutazioni sicuramente collegato all’ambiente, mentre le campagne televisive ci dicono tutt’ altro, termina, in crescendo l’accademico pugliese: – Veniamo ai dati allarmanti in Italia ogni anno si registrano 373.300 casi di neoplasie, più di mille al giorno, incidenza maggiore nei maschi e al nord ma al sud si muore di più,1 su 3 nel corso della vita, mentre il Dio denaro ha tappato la bocca a molti, l’Italia ha il triste primato (cause materno – fetali) dell’incidenza di tumori pediatrici ed in età adolescenziale è la causa di morte prematura prima degli incidenti stradali, questo ci deve far pensare, mentre gli industriali italiani hanno modificato i parametri dei prodotti, anche alimentari. Purtroppo i registri  di merito non sono completi, al sud sono carenti e non consentono di fare delle analisi coerenti, o forse a qualcuno non interessa per non disturbare qualche potentato, in molti casi sversamenti territoriali sono sotto gli occhi di tutti, e ci dovremmo chiedere: come sia impossibile che gli amministratori del posto non possono  non sapere? Ma certo: la corruzione gioca un ruolo fondamentale per tacitare con tutti i modi le persone scomode!»

Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Carbone
Eboli-Convegno-Ambiente-e-Neoplasie-Carbone

Ultimo in ordine dei relatori è stato, Francesco Carbone, Presidente dell’Associazione Governo del Popolo; il presidente del sodalizio ha avuto dei toni molto accesi che si possono sintetizzare in un concetto che è fin troppo risaputo dai cittadini italiani: e cioè che se la corruzione ha raggiunto livelli così “di guardia” e allo stesso tempo si sia allargata in ogni dove ed ambito, lo si deve alle connivenze pericolose di alcuni appartenenti agli apparati dello Stato: magistrati come di alle forze dell’ordine, amministratori pubblici etc, che non hanno svolto nel tempo il loro dovere istituzionale, omettendo atti di loro pertinenza: “…promettiamo di dare battaglia in ogni sede istituzionale, anche europea, appoggiando tutti coloro che insieme a noi vorranno portare avanti questa battaglia di civiltà e di vita, e denunciare gli innumerevoli infedeli servitori dello Stato senza paure di cestinazioni, non faremo vincere il profitto a discapito del popolo

Eboli, 14 ottobre 2018

2 commenti su “Ambiente e Tumori: Convegno informativo ad Eboli”

  1. Davvero un bellissimo convegno che avrebbe meritato molta maggiore attenzione dei cittadini e dei media, a differenza degli altri questo sito è sempre attento nelle cose che contano.
    Ahinoi gli ebolitani preferiscono le festicciole alle opportunita’ di crescita culturale e salutistica, la fiaccolata per la salute poteva quasi fallire nel senza il supporto delle persone provenienti dalla valle del calore, era di domenica pochi ebolitani, mentre la domenica dopo in una ressa asfissiante accalcavano il viale per i carri allegorici, che maturita’, che vergogna che eboli.
    NON PRENDIAMOCELA COI POLITICI, LA COLPA E’ DEL POPOLO, ANZI DEL SINGOLO.

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  2. Anch’io sono disgustato per la morte della civiltà. NON PRENDIAMOCELA COI POLITICI, LA COLPA È DELL’INDIVIDUO, che in quanto animale sociale (Aristotele) è sempre più animale e sempre meno sociale. Ma cambierà. Perché cambia il mondo il contenuto stesso di “mondo”: pulito.

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