Rosania: I politici locali a “Scuola” di Sanità dal Direttore Generale

Per Rosania, Sinistra Unita e Rifondazione comunista una classe politica inconsistente va a “scuola” di Sanità dal DG dell’ASL Squillante, mentre i reparti e gli Ospedali chiudono.

Non ci sono soldi e si devono chiudere gli ospedali, una logica che vale soltanto per la Piana del Sele, area da sacrificare “sull’altare del risparmio”, e non per il resto della provincia, mentre si privilegia l’agro nocerino-sarnese, Salerno e il Cilento.

Antonio-Squillante-Coferenza-ASL-Eboli.
Antonio-Squillante-Coferenza-ASL-Eboli.

SALERNO – Dopo l’incontro dei giorni scorsi che il DG dell’ASL Salerno Antonio Squillante ha tenuto a Eboli, riceviamo dall’ex Sindaco di Eboli Gerardo Rosania, leader di Sinistra Unita e Rifondazione Comunista, una lunghissima nota politica che si pubblica integralmente e che interviene piuttosto duramente sull’esito dell’incontro: “Se veritiera, la cronaca riportata dagli organi di stampa dell’incontro tra i rappresentanti istituzionali locali ed il Direttore Generale dell’A.S.L, tenutosi ad Eboli nella mattina del 30 ottobre, è la rappresentazione plastica (se ancora ce ne fosse bisogno!) del livello cui è precipitata la politica della nostra città e della assoluta mancanza, grazie alla Giunta Caldoro ed al suo “braccio armato” in provincia di Salerno, di una qualsiasi (anche soltanto abbozzata!) “politica sanitaria!

Oggi, tragicamente, occorre prendere atto che non si discute più di politica sanitaria, ma semplicemente di “quadratura dei conti“! E se dalle nostre parti la politica (?) accetta, e giustifica, questa logica perché meravigliarsi se il terreno e’, e rimane, quello del ragioniere? E se questa e’ la logica, perché quei politici ebolitani e non, che ieri si sono affrettati ad “abbeverarsi” a cotanta illustrazione di “politica sanitaria“, ognuno rappresentante di un partito che oggi governa a livello nazionale o regionale o provinciale o comunale, non si affrettano a chiedere ai loro partiti di riferimento di approvare una legge con la quale si sottragga la sanità alle competenze della Regione, con coinvolgimento di altri livelli istituzionali territoriali, per affidarla, semplicemente (semmai mediante una gara d’appalto!) a qualche studio commercialista?

Gerardo Rosania
Gerardo Rosania

In sostanza che cosa avrebbe detto, secondo le cronache di stampa, ai nostri politici in trepidante ascolto, l’uomo che governa la Sanità locale col bilancino del ragioniere piuttosto che cercare una soluzione ai problemi urgenti, a partire da quelli della Piana del Sele?

  1. Dai territori non è venuta alcuna risposta credibile e condivisa per affrontare i problemi della Sanità nella Piana, per cui chi decide è lui!
  2. In mancanza di tale proposta credibile e condivisa, tutti gli Ospedali della Piana sono a rischio, che quindi “LUI” bilancino del ragioniere in mano provvederà a chiudere i reparti doppioni, a chiudere il reparto maternità all’ospedale di Oliveto Citra ed a quello di Eboli con il CONSENSO DI OLIVETO E DI EBOLI (il Sindaco di Eboli ed il suo silente Delegato alla “Sanità” ne sapevano nulla? hanno dato,anche essi, il loro consenso?).  In cambio Battipaglia dovrà accettare qualche sacrificio sul reparto Cardiologia.
  3. E’ inutile fare volantini di protesta e comunicati stampa! Le scelte le fa “lui ” (e notoriamente le “sue” scelte mica sono discutibili…….il bilancino del ragioniere mica e’ qualcosa di opinabile!)!
  4. Come mai Eboli protesta perché il “laser” per oculistica è stato dirottato su Polla piuttosto che sul nostro ospedale, dove il reparto è in sofferenza per la mancanza di tale strumentazione? Lo ha deciso “lui”! Chi si permette di mettere in discussione una “SUA” decisione?
  5. Non si può fare nulla perchè non abbiamo soldi, stiamo facendo la colletta per comprare i medicinali!

Se questa cronaca fosse vera, noi ci saremmo aspettati che il sindaco di Eboli Martino Melchionda ed il “Gota” della politica ebolitana presente avesse/avessero consegnato a questo “signore” un “foglio di via” dal nostro territorio e si fossero precipitati a convocare “ad horas” un Consiglio Comunale aperto:

  1. per chiedere in modo netto e preciso la immediata “cacciata” del direttore generale dell’ASL SALERNO;
  2. per indire uno sciopero generale della intera città chiamandola a scendere in strada fino a quando Caldoro, o chi per lui, avesse deciso di venire in questa parte del territorio della Campania a parlare di politica sanitaria ed ospedaliera in un’area che comunque presenta un bacino di circa 200.000 abitanti!

Tutto questo non è accaduto (e già questo la dice lunga sul dove siamo precipitati come politica locale!)!   Le cronache parlano invece di qualcosa che, se vero, lascia agghiacciati :

  • un sindaco che da oltre due anni non convoca un Consiglio Comunale sulla Sanità (dove dovrebbe rendere conto evidentemente di due anni di ignavia, disinteresse ed assoluta incapacità di incidere sui tavoli sovracomunali sulle politiche sanitarie), che “prende atto” delle decisioni che si prendono ai livelli provinciali, ma ci tiene a precisare che non è d’accordo!
  • qualche rappresentante di una destra locale ormai completamente nel pallone, che sapendo di portarsi appresso una contraddizione spaventosa visto che le scelte che ci stanno “asfaltando” le si stanno assumendo a livello regionale e provinciale, dove quella stessa destra governa da anni, invita “con grande senso pratico” (poveri noi!) a sedersi ad un tavolo per decidere gli accorpamenti. Insomma: non c’e’ niente da fare! abbiamo già perso!
  • Quante volte l’abbiamo sentita questa frase “Non c’e’ niente da fare” da parte della destra e dal centro-sinistra locale per coprire la propria assoluta inconsistenza politica?

    Ospedale di Eboli-foto Politicademenete
    Ospedale di Eboli-foto Politicademenete

Ecoballe nel nostro territorio? Non c’è niente da fare!
Ci tolgono gli svincoli autostradali? Non c’è niente da fare!
Ci portano via 15 milioni di euro su Santa-Cecilia per la sistemazione dell’incrocio e la riqualificazione dell’intera frazione?Non c’è niente da fare!
– 
La mega centrale fotovoltaica sui nostri monti, che non porta alcun vantaggio alla nostra città? Non c’è niente da fare!
–   La centrale a biomassa
a “Femmina Morta”, nel cuore della Piana? Non c’è niente da fare!
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Ci portano via il Tribunale? Non c’è niente da fare!
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Ci portano via il Polo Agroalimentare?  Non c’è niente da fare!
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Ci portano via l’Interporto nella zona industriale Eboli-Battipaglia? Non c’è niente da fare!

A noi e’ venuto un dubbio: vuoi vedere che quel “Non c’è niente da fare” nasconde un ben più miserevole “Non sappiamo che fare”?

Ma tornando all’incontro di mercoledì mattina…… qualcuno ha fatto presente/chiesto all’uomo del “bilancino del ragioniere”:

  • Non è vero che questo territorio non ha prodotto idee,dirette a determinare anche un risparmio economico,oltre che a mantenere ed accrescere i livelli di assistenza sanitari dell’intera area. Abbiamo proposto un Ospedale unico della Piana del Sele, che fosse un punto di riferimento sanitario di altissimo livello, accorpando le professionalità dei vari ospedali che oggi gravitano sull’area, per i quali si trattava di procedere ad una riconversione. E chi ha trovato i soldi per fare altre strutture ospedaliere in altre parti della regione, non ci può dire: “non ci sono soldi”! Soprattutto perchè in una logica tutta economicistica quella struttura unica avrebbe comportato risparmi tali da ammortizzare in pochi anni la spesa iniziale sostenuta, e che comunque le forme per il  finanziamento di quella struttura avrebbero potute essere tantissime!
  • Come mai non ci sono soldi per comprare le medicine o per mandare cinque infermieri nell’ospedale di Eboli nel periodo estivo e poi (stando alla C.G.I.L.) si spendono  22 milioni di ALPI?  Se fosse vero saremmo dinanzi ad un qualcosa di una gravità unica : 22 milioni significherebbe, senza aggravio di costi, l’assunzione di 440 giovani medici, o infermieri o tecnici a 50 mila euro all’anno!
  • Non ci sono soldi per sistemare, ad esempio la gamma camera per la “medicina nucleare” dell’ospedale di Battipaglia (punto di riferimento dell’intera provincia di Salerno) ma è vero che si sono trovati i soldi per interventi di qualche milione di euro su qualche altro ospedale della provincia? Legittimo! ma si trattava di interventi altrettanto urgenti? E nel frattempo chi ha bisogno della medicina nucleare a quale altra struttura pubblica deve rivolgersi? Ce ne sono? O poi non resta che rivolgersi a strutture private?
  • Non ci sono soldi, e si debbono chiudere gli ospedali, ma questa logica sta informando le scelte dell’A.S.L. su tutto il territorio provinciale? o è una logica che vale soltanto per la Piana del Sele?

Noi riteniamo che nessuna struttura ospedaliera debba essere chiusa e c’erano le condizioni per non farlo, e lo dimostrò il piano ospedaliero del 2008!

Ma quello che sarebbe gravissimo e assolutamente intollerabile, se fosse vero!, è il fatto che qualcuno abbia assunto come area da sacrificare “sull’altare del risparmio” la Piana del Sele, approfittando della inconsistenza della classe politica locale.

In tale logica ,siamo sicuri che il “Polo Oncologico” ad Agropoli non andava bene?

In tale logica quali i motivi “tecnici (mai politici, per amor di Dio! Non ci permettiamo neanche di dubitarne visto che l’uomo che è venuto a svolgere  la lezione di politica sanitaria, mercoledì mattina, ha voluto precisarlo con tanta forza!) per cui un macchinario fondamentale per il funzionamento di un reparto viene mandato in un ospedale piuttosto che in un altro? Come ad esempio, ma solo ad esempio, il laser per oculistica. Se poi si è fatto ricorso al sorteggio od al lancio della monetina, pazienza: ce la prenderemo col “destino cinico e baro”!

Noi abbiamo una bruttissima impressione e ci permettiamo di fare una previsione che speriamo si riveli sbagliata:

Le scelte di politica sanitaria (?), Regionale e locale, prevedono un asse privilegiato che passa dall’agro noverino – sarnese, passa attraverso la città di Salerno e va verso il Cilento, prevedendo una marginalizzazione della Piana del Sele, chiamata a caricarsi per intero la logica del risparmio e dei tagli che il bilancino del ragioniere (non le esigenze sanitarie della provincia!) Richiedono. Aiutata in questo dal “municipalismo” vuoto e controproduttivo delle classi politiche delle città della Piana che, a modello “capponi di Renzo“, continuano a litigare ed a cercare di “fregarsi ” fra di loro senza accorgersi del baratro cui altri le sta scaraventando! Basti ricordare, a conferma di questo, che in 4 anni non si e’ riusciti ad organizzare un Consiglio Comunale congiunto delle città della Piana per discutere e concordare insieme soluzioni e strategie per la Sanita’ nel nostro territorio!

La nostra sarà solo una impressione?

Ma non vorremmo che quella  insipienza politico/istituzionale ora siano chiamati a pagarla tutti i cittadini della Piana! Noi non ci staremmo!

Eboli, 3 novembre 2013

4 commenti su “Rosania: I politici locali a “Scuola” di Sanità dal Direttore Generale”

  1. Ciao Gerardo, nei tuoi confronti nutro tanta ma tanta stima, anche se non condivido a pieno il tuo operato politico e soprattutto ad un errore/orrore che hai generato nella tua attività passata, ossia quello di plasmare dal nulla un soggetto politico che poi si tramutato in teatrante. Ma io il intervento era rivolto altrove: in vero chiedo il tuo prezioso intervento insieme a quello dell’on. Cardiello affinché vi adoperiate perché passi la legge sulla pensione dei militari ( a 50 anni si va tranquillamente in pensione). Vi chiedo solo vista la loro giovane età di poterli poi utilizzare in posti civili dove ci può essere necessità: ad esempio alle frontiere, a piantonare quartieri come scampia, lo zen, quarto uggiaro etc. a prestare servizio nei centri di accoglienza degli immigrati , a piantonare i centri rom. Tutte cose dove possono essere utili pe rla loro esperienza e la loro giovane età. é ovvio che se uno è residente per esempio a Eboli e viene richiesto il suo utilizzo in Trentino ci deve andare a costo zero e senza stipendio ma solo con la pensione che percepisce!!! Del resto uno che va in pensione a 50 anni, quando forse io comincerò a versare qualche contributo, ne avrà ancora voglia e forza di lavorare!!!! … CARI SIGNORI COME SI DICEVA QUALCHE ANNO Fa: QUESTA è LA REPUBBLICA DELLE BANANE ….. E IO COME TANTI ITALIANI CI STIAMO INCAZZANDO.

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  2. GERARDO RICANDIDATI COME PRIMO CITTADINO DI QUESTA TERRA STUPRATA,SEI UNA DELLE POCHE PERSONE SERIE E COMPETENTI SUL TERRITORIO,SI SARAN FATTI IN PASSATO DEGLI ERRORI SOTTO LE TU AMMINISTRAZIONI MA I TUOI MERITI SONO DI GRAN LUNGA AD ESSI SUPERIORI.
    TU SEI UNA PERSONA ONESTA,E SEMPRE IN BUONA FEDE UN GIGANTE,RISPETTO AI PICCOLI NANI CHE AFFANNOSAMENTE SGOMITANO A PRO DI CANDIDATURE O ALTRO.
    HAI AVVANTAGGIATO CARRIERE POLITICHE E CHE IN SEGUITO TI SI SON RIVOLTATE CONTRA,MA ALLA LUNGA LA PROVVIDENZA RIMEDIERÀ ALLE CANTONATE PRESE.

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  3. L’Era Rosania è stata ad avviso di tanti, una rinascita del Paese dopo il 15nnio bombasticamente sterile carmelitano,abbellita da opere pubbliche,in specie strutturali e non leziose come molti detrattori in malafede sottengono,supportata da iniziative legalitarie come Campolongo,il nostro Comune era invidiato dai limitrofi per le spiccate capacità organizzative,e spesso godeva di buona stampa unita a diverse comparsate televisive,che inorgoglirono non poco gli ebolitani stessi.
    Ora nell’epoca dei Megastores,campioni di illusioni e precariato,una crisi economica che non si è stata capace di arginare,anzi forse il contrario,la nostra cittadina sembra una GOST-CITY,di WESTERN MOVIES memoria,grigia,isolata,la gente esce poco,l’ordine pubblico una distopia,che altro non fa che alimentare una composta malinconia.

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