Unità dei “Comitati antimonnezza”: Si prepara un Tavolo tecnico

Eboli: Nuova Riunione dei Comitati “Anti-Munnezza” di Eboli e Battipaglia. Si conferma il No al nuovo impianto e si prepara un Tavolo Tecnico unitario.

Assemblea con lo slogan: ”A decidere sei tu, non farti imbrogliare!” per scongiurare che la Piana del Sele diventi il Polo della Spazzatura in Campania. Il Coordinamento dei Comitati all’unisono: ”Si senta forte la nostra voce per impedire che la nostra terra si trasformi in una pattumiera regionale. Proponiamo un Tavolo Tecnico unitario!” Assenti l’Amministrazione Cariello ed il PD cittadino.

comitati unitari no compostaggio Stir
comitati unitari no compostaggio Stir

di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il tema dei rifiuti oramai primeggia sui media locali, in modo particolare quelli afferenti alle comunità della Piana del Sele e dopo le recenti dichiarazioni del Ministro per l’Ambiente Gian Luca Galletti (Centristi per L’Europa) https://www.massimo.delmese.net/117775/doppio-compostaggio-e-galletti-fa-lo-scemo-per-non-andare-in-guerra/ severamente redarguito, a stretto giro di posta, dalla Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, che caldeggia il primo i nuovi impianti di smaltimento rifiuti da allocare nel distretto del Sele, in ottemperanza al dettato programmatico regionale del Governatore Vincenzo De Luca. Nuovi opifici di smaltimento che sommati alla lavorazione dei privati in tale ambito assommerebbero nei soli comuni del comprensorio di Battipaglia ed Eboli, ad un carico di oltre 200mila tonnellate all’anno, pari al 50% di tutti i rifiuti lavorati dell’intera provincia di Salerno.

no impianto compostaggio
no impianto compostaggio

Si capisce da subito come sia questo un patente oltraggio ambientale alle popolazioni insistenti che avrebbero un peggioramento della qualità della vita, con il serio rischio di ingravescenze tumorali, associato al danno di immagine economico che una terra a vocazione agroalimentare, leader assoluto in Europa e nel resto del Mondo con le famosissime 4° e 5° gamma, insieme alla filiera bufalina, ne decreterebbe una lenta agonia economica, di quel comparto che ha tutt’oggi nel languore generale, è la sua unica ricchezza, la sola àncora di salvataggio da un cupio dissolvi economico e sociale.

Nel solo fine settimana appena trascorso, il neo costituito Coordinamento dei Comitati si è riunito sabato 2 ad Eboli (grande merito in questo va alla pasionaria Rosa Adelizzi), nella sala convegni dell’hotel Grazia, dove si è addivenuto ad una sintesi felice tra le diverse sigle territoriali presenti all’incontro https://www.massimo.delmese.net/117666/no-al-biodigestore-assemblea-pubblica-a-eboli-e-oggi-a-battipaglia/ e il giorno dopo la replica nel salotto comunale del Municipio di Battipaglia, con una Cecilia Francese assoluta protagonista in entrambi gli eventi, la quale senza stucchevole retorica, ha vestito indomita i panni di una novella Giovanna D’Arco (spalleggiata dall’enfant prodige della politica provinciale, il forzista Damiano Cardiello) contro la “leviatana” Specrte della Monnezza, che ha fatto il paio con una assenza assordante dei rappresentanti amministrativi ebolitani, Sindaco Massimo Cariello in testa. Ma forse il silenzio maggiormente assordante è da imputarsi al Partito Democratico cittadino e non solo, che astretto tra l’obbedienza di bandiera verso il “suo” leader Vincenzo De Luca e le istanze della popolazione, ad horas, ha optato per il primo; vedremo a breve nella incipiente campagna elettorale per le politiche del 2018 come si comporterà il PD locale, e quale motivazioni a discarico addurrà verso una stizzita opinione pubblica.
Pertanto l’Aula Consiliare del Comune di Eboli, Isaia Bonavoglia, ritorna dopo la recente sessione con gli omologhi battipagliesi https://www.massimo.delmese.net/117551/rifiuti-compostaggio-un-consiglio-strabico-guarda-lo-stir-e-pensa-alla-sarim/ l’arena pubblica privilegiata delle battaglie civiche ed ambientaliste, che in special modo nel diritto costituzionale alla Salute convergono il loro perno, con un occhio interessato alle sorti dei comparti agro-floro-alimentare che da queste nauseabonde vicende (sia in senso morale che pratico), potrebbero avere se confermate le scelte istituzionali, tantissimo da perdere.

Rosa Adelizzi
Rosa Adelizzi

Si inizia con l’introduzione di Rosa Adelizzi, madrina della riunione, e presidente del Comitato per la Salute Pubblica del Sele, attorniata dai rappresentanti associazionali di Eboli e Battipaglia, con Gerardo Rosania ex sindaco di Eboli ed ex Consigliere regionale, Vincenzo Fornataro presidente cittadino del circolo Noi Tutti Liberi e Partecipi, Sofia Masillo dirigente di Libertà & Giustizia ed il consigliere anziano del Comune eburino, Antonio Petrone di MDP.

Rosa Adelizzi: «Invitiamo stasera le associazioni battipagliesi a confederarci in un Comitato unitario per giungere ad una linea di lotta comune, quella della Salute in primis, e a partire da Gennaio cercando delle professionalità che possano aiutarci oltre quella fondamentale del prof Venosi, parlo per esempio di Avvocati che ci supportino nelle istanze (anche per sgravarci di qualche onere finanziario) da produrre agli organi competenti!»

Rolando Scotillo
Rolando Scotillo

Rolando Scotillo, presidente della Fisi – Sanità, tra gli artefici indiscussi della battaglia per il mantenimento dei parametri civili, del SSN nella Piana del Sele, specificava come l’ampio bacino d’utenza riguardante il comprensorio delle due cittadine, con un complessivo di oltre 300.000 abitanti, stigmatizzando al contempo che le problematiche dell’immondizia e della salute siano due principi collegati non barattabili, parimenti al rischio concreto di ritrovarci, nel medio periodo, una Terra dei Fuochi in casa nostra od una novella Taranto, ma senza le imponenti industrie siderurgiche: ”Allora gemelliamoci per non dover subire altre ripetute offese: se pensiamo che la città di Battipaglia avrebbe dovuto avere un ospedale DEA di primo livello ed il comprensorio 800 posti letto, la situazione a confronto già drammatica, peggiora se ci mettiamo anche l’emergenza dello smaltimento rifiuti. Noi abbiamo prodotto diversi ricorsi al TAR che alla fine ci costeranno oltre 15.000 euro di spese complessive, tutte di tasca nostra e siamo ben consci delle difficoltà, ma se ci federiamo andando oltre uno sterile campanilismo riusciremo a tutelare i nostri interessi!”

Giovanni Setaro
Giovanni Setaro

A seguire Giovanni Setaro del BerlinguerLab, rendeva edotti gli astanti di una recente riunione della sua associazione dove si ponevano le basi per: “..una sorta di referendum popolare, con il supporto di Gerardo Rosania e Alfonso Del Vecchio (segretario PCI ebolitano) una spontanea raccolta di firme da realizzare con il classico porta a porta e con gazebo informativi!”

Il microfono passa veloce nelle mani del prof Erasmo Venosi, la mente scientifica del Comitato che stigmatizza, con pacata verbosità, come la situazione attuale sia l’effetto di inadempienze passate regionali sanzionate dalla UE. Si parte dall’aggiornamento del piano Regionale dei rifiuti e la Valutazione di Impatto Strategica (VAS) dove gli Enti e i cittadini possono partecipare, nel nostro caso hanno partecipato solo 3 comuni ed una associazione ambientalista, e purtroppo nessuno dei nostri Comuni interessati: “Nel processo Chernobyl ad Aversa, si racconta degli sversamenti pericolosi ad Eboli, una discarica quella di Grataglie, consegnata al Comune di Eboli senza i necessari controlli di percolato e il conseguente monte di scarico, come adesso paghiamo gli errori regionali sanzionati dalla UE, senza far partecipare i cittadini interessati alle procedure, un modo di agire da parte degli Amministratori, da Sultanato, che mette in secondo piano la salute dei cittadini. Pertanto ci deve essere una opposizione ferma ai grandi impianti di compostaggio (non a priori al compostaggio in sé, ma solo alle grandi dimensioni), ossia diventa pericoloso oltre le 100.ton lavorate, ad Eboli nel 2012 una delibera di Giunta con un ampliamento del Compostaggio e il Biodigestore aveva statuito che essi avrebbero dato finalmente l’autonomia in materia: Ebbene chi ha scritto questo non conosce nulla di cosa afferma.

Erasmo Venosi
Erasmo Venosi

La Giurisprudenza delle Alte Corti in merito per sottolineare altre riprovevoli manchevolezze in merito da parte degli Enti preposti, analizzando anche il funzionamento del Biogas tramite il Biodigestore tramite dei batteri che rompono le catene molecolari e producono gas, e l’uso della BAT (acronimo anglofono di migliori tecnologie disponibili), riguardo al rischio emissivo delle polveri sottili, e di sostanze chimiche, come mercurio, arsenico. Ma il vero problema sono le polveri sottili in specie le PM 10 ossia i 10 millesimi di millimetri sino a 0,1 millesimi di millimetri, ossia le nano polveri che si aspirano, vanno nel sistema circolatorio e non si fermano alle narici, ecco l’ importanza dei controlli e dei monitoraggi giornalieri, senza contare gli inquinanti secondari, sostanze che reagiscono con i raggi solari che danno vita ai decadimenti radioattivi, in aggiunta un’altra variabile, ossia il traffico veicolare e le emissioni che ne conseguiranno. Dunque importante è che i cittadini, le associazioni si informino e partecipano scientemente ai vari procedimenti. Il Sindaco, per esempio partecipi alla Conferenza dei Servizi decisoria in Regione, per verificare la correttezza delle procedure, infatti un regio decreto, il 1265, agli art 216 e 217, declama che la legge consente ai primi cittadini di produrre delle prescrizioni che devono essere analizzate dagli organi competenti, oltre che ci dovrebbe essere uno sforzo degli enti preposti al potenziamento nazionale delle energie rinnovabili. – Continua stentoreo Erasmo VenosiPer non parlare che il procedimento di Impatto Ambientale è stato postato solo sul sito web ragionale e non su un giornale locale, senza rispettare le prescrizioni del Testo Unico Ambientale. Il Ministro Galletti conclude il suo mandato senza un monitoraggio alle piccole aziende, che producono una semplice autocertificazione, ma che rappresentano il 90% totale della lavorazione dei rifiuti in Italia! – Conclude il suo interessante intervento il professor Erasmo VenosiIo consiglio un immediato ricorso alla Comunità Europea, si dovrebbe impugnare il Decreto Direttoriale che non rispetta il Diritto europeo, una denuncia magari anche telematica alla Commissione Europea, segnatamente proporre un biomonitoraggio del Sindaco sugli organismi sentinella, ossia: pesce, gallina, coniglio etc, invero la concentrazione di determinate sostanze su di essi sono un parametro valido per controllare l’ambiente che ci circonda, sperando infine che riusciamo a coinvolgere delle professionalità variegate, che ci supportino, nella nostra comune battaglia!

Gerardo Rosania
Gerardo Rosania

Gerardo Rosania in conclusione di interventi, ripropone coram populo, le sue apprezzate idee già ampiamente manifestate nell’appuntamento di sabato mattina u.s. all’Hotel Grazia di Eboli, dolendosi ancora della mancata partecipazione dei cittadini ebolitani, un segno negativo da dover essere capovolto, specialmente evidenziando due parallelismi distanti ed opposti tra le cittadine della Piana: «Ad Eboli abbiamo un’ Amministrazione addirittura favorevole all’ampliamento del sito di Compostaggio presente, ma che inopinatamente è ricorsa ad adiuvandum ad una azienda privata per la realizzazione del Biodigestore precedentemente negato dal piano regionale, mentre nella vicina Battipaglia che idi contro è molto più sensibile ed attenta come cittadinanza a tali problematiche, visti in particolar modo i 10.000 partecipati alla marcia di protesta di Giovedì 23 novembre, abbiamo un’Amministrazione in carica che subisce senza colpa delle scelte passate, dunque una differenza sostanziale non di poco conto, che ha prodotto anche un Ricorso al Capo dello Stato!” – Rosania approva tutte le istanze “appellabili” alle autorità nazionali e continentali, proposte da Venosi, che vanno: dalla Magistratura ordinaria, all’Amministrativa, sino alle Corti ed Istituzioni europee. – Eboli ha subito diversi scempi ecologici, come il mega impianto fotovoltaico su monti eburini di cui la cittadinanza non è ha tratto alcun giovamento, oltre alla storica discarica mai realmente bonificata, sita nella zona collinare di Grataglie (ricordiamoci gli innumerevoli sversamenti raccontati dal pentito del clan dei casalesi, Carmine Schiavone alla Magistratura prima di morire), con rischi enormi di percolato nelle falde acquifere ed un inquinamento del ciclo biologico che vede l’essere umano all’apice della catena alimentare. Bene d’ora innanzi davvero non dobbiamo ripetere più gli errori del passato: quindi federiamoci costituendo un Tavolo Tecnico unitario, semmai istituiamo anche un referendum popolare spontaneo sull’argomento, ed andiamo avanti sempre compatti nella nostra battaglia!»

sciopero battipaglia No compostaggio-Del Mese-Cardiello
sciopero battipaglia No compostaggio-Del Mese-Cardiello

In sintesi, i diversi rappresentati dei comitati di Battipaglia gemellati con gli omologhi di Eboli, aderiscono in congedo di sessione alla proposta partorita dai relatori serali di formare un Tavolo Tecnico unitario per decidere tempi e forme di azione a tutela delle popolazioni quivi rappresentate, e consigliano di sensibilizzare la popolazione eburina, apatica alla questione rifiuti a differenza dei cugini battipagliesi, con una raccolta di firme porta a porta, gazebo informativi nel periodo natalizio, dove la gente solitamente frequenta gli spazi canonici di pubblica aggregazione.

Ci piace poi sottolineare in appendice di articolo, gli attestati di stima giunti a questa testata giornalistica dal prof. Erasmo Venosi e dal dott. Gerardo Rosania, ancor più graditi perché provenienti da personalità di grande spessore culturale e civico, sia per l’impegno profuso dall’amministratore e dal suo staff nell’informare in maniera schietta ed indipendente la cittadinanza tutta, sui pericoli in agguato come sull’evolversi della situazione in merito. Auspichiamo che tale apertura di credito nei nostri riguardi possa essere di giovamento alla battaglia di civiltà in essere, e parimenti un pungolo verso quelle forze politiche e sociali ancora dormienti al riguardo: difatti le decisioni che di qui a breve saranno istituzionalizzate, avranno ripercussioni generazionali, noi accettiamo la sfida sicuri che come a Battipaglia si è partiti in pochi per arrivare il 23 novembre a 10.000 manifestanti, lo stesso possa pacificamente accadere nella capitale storica della Piana del Sele, ad oggi colpevolmente latitante ma tradizionalmente protagonista in tutte le grandi battaglie di civiltà, affinché possa riscattarsi nei prossimi mesi agli occhi della Storia.

Eboli, 9 dicembre 2017

2 commenti su “Unità dei “Comitati antimonnezza”: Si prepara un Tavolo tecnico”

  1. Se non fosse per la partecipazione di personaggi i quali di tutto possono parlare furchè di bene pubblico o di “parametri civili” come il nostro “sindacalista ad orologeria” o per meglio dire “sindacalista a fatti suoi”, questa manifestazione avrebbe avuto sicuramente un valore nettamente diverso.
    quando si parla di monnezza certi personaggi si sentono chiamati in causa…

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