Il “Gruppo dei 18” contesta l’Assemblea di SEL: Non è valida

Il “Gruppo dei 18” contesta l’Assemblea e scrive al Segretario provinciale di SEL Michele Ragosta: “E’ stata convocata senza il rispetto delle regole dello statuto”.

Sono una piccola elite, scollegata dal tessuto sociale della città, che si erge ad unico depositario della verità. Le loro non sono Assemblee ma incontri tra pochi intimi. questo gruppo dirigente, ritiene di poter gestire a proprio piacimento il partito.

EBOLI“Caro segretario, – scrivono i 18 dissidenti Mariateresa Imparato, Massimiliano Curcio, Alfonso Del Vecchio, Giovanni Tarantino, Carlo Manzione, Giuseppe Trotta, Carmine Caprarella, Maria Vita Della Monica, Ines Guerriero, Gianluca Di Carlo, Stefania De Rosa, Giuseppina Santimone, Massimiliano Luongo, Caterina Manzione, Vincenzo Fresolone, Carmine Pannutini, Rossella La Salvia, Cosimo Basili, che stanno tirando le pulci al gruppo dirigente di Sinistra Ecologia e Libertà di Eboli ritenuto colpevole di non essersi per nulla impegnati nel sostenere il proprio leader Nichi Vendola alle primarie scorse, tanto da racimolare appena oltre i 200 voti e un magrissimo 6,1%, percentuale così bassa mai raggiunta negli ultimi 20 anni – nonostante siano passati dieci giorni dalla consegna a Carmine Pirozzi, segretario cittadino di Sel, del documento politico sottoscritto da diciotto iscritti al partito, il gruppo dirigente del circolo la Sinistra ha ritenuto opportuno rispondere nel modo che hai potuto vedere.

Ti informiamo – scrive il “gruppo dei 18 a Ragosta – che molti di noi non solo non erano a conoscenza dell’assemblea ma addirittura  la stessa è stata convocata senza il rispetto delle regole dello statuto. Inoltre le loro non sono delle regolari assemblee ma incontri tra pochi intimi in quanto il partito nel 2012 come potrai ben verificare ha pochissimi iscritti.

Questo testimonia – secondo i dissidenti – in maniera sempre più evidente, l’atteggiamento isolazionista e minoritario di questo gruppo dirigente che ritiene di poter gestire a proprio piacimento il partito. Siamo preoccupati perchè è a rischio la tenuta del partito nella città alla vigilia dell’importantissimo appuntamento delle primarie per la designazione dei candidati per le elezioni politiche.

Siamo preoccupati – aggiungono mettendo in evidenza sia la preoccupazione perché si arrivi all’appuntamento elettorale senza nessuna organizzazione esenza una proposta politica oltre che dello scontro che dal livello politico scade a quello personale – perchè ad un documento che solleva obiezioni politiche si preferisce rispondere con attacchi squallidi intrisi del vecchio vocabolario della peggiore sinistra comunista degli anni 50.

Offendono i giovani – fanno rilevare i dissidenti ricordando comeil gruppo dirigente sia vecchio – che impegnano parte della propria vita nella politica accusandoli di essere dei venduti denotando di fatto una scarsa attenzione e sensibilità per i problemi che affliggono le giovani generazioni. Del resto il “loro partito” non ha giovani, li hanno fatti scappare tutti.

Sono una piccola elite, scollegata dal tessuto sociale della città, che si erge ad unico depositario della verità.

Il partito di fatto non esiste ad Eboli, – conclude amareggiato il “Gruppo dei 18” formulando dei quesiti che sono già delle risposte – esso non solo ha pochissimi tesserati ma è completamente avulso da quelli che sono i reali problemi della città. Può un tale gruppo dirigente gestire una fase così importante per il futuro del partito? Può questo gruppo dirigente lavorare alla costruzione di un nuovo centro sinistra come indicato dal partito nazionale?

Prima che sia troppo tardi – e si rivolgono al segretario provinciale Ragosta perché intervenga con decisione – ti chiediamo un intervento deciso per poter risolvere definitivamente la vicenda Eboli in modo da rilanciare l’azione di Sel nella città coinvolgendo tutte le potenzialità che come comitato pro Vendola siamo riusciti ad intercettare.

Il problema è veramente politico e man mano che si oppone resistenza alle richieste che i 18 dissidenti avanzano al gruppo dirigente, si scardina sempre più quella credibilità che SEL aveva. Ai rilievi posti, non vi sono state risposte adeguate. E se è incontestabile che i 221 voti ottenuti da Vendola alle primarie sono “spiccioli” politici, è altrettanto incontestabile che il “doppio binario” politico che SEL utilizza in questo scorcio di tempo sia estremamente divaricante, nel momento in cui si “offre” agli elettori due strategie e due posizioni politiche diverse: Quella Nazionale che vede un centrosinistra compatto nei Partiti che lo compongono e che hanno partecipato direttamente alle Primarie come il PD, SEL e il PSI, e indirettamente come quelli minori della pattuglia di Bruno Tabacci e di Italia dei Valori; Quella locale che vede SEL e il suo unico rappresentante in Consiglio comunale Gerardo Rosania saldamente collocato all’opposizione dell’Amministrazione guidata da Martino Melchionda a prevalente guida PD.

Per quanto l’Amministrazione Melchionda non faccia niente perché si ricomponga un quadro politico che si riconosca in toto in una sola posizione politica e aggiungendo che non brilla affatto per la sua azione amministrativa, SEL e Rosania nemmeno utilizzano strategie che possano in qualche modo “contenere” gli errori di oggi senza escludere anche quegli errori che sebbene si siano presentati nell’attualità hanno origini che riconducono alle passate Amministrazioni, manco a farlo a posta, guidate dallo stesso Rosania.

Alle contestazioni siano dei singoli che dell’intero gruppo non si può rispondere banalmente “pesando” a “testa” come per le pecore, e non per contenuto e dando ad esso un “peso” numerico, ne talpoco si può contestare chi protesta come non abilitato perchè i protestatori non sono iscritti a SEL. Nei Partiti ci sono gli iscritti, i simpatizzanti e gli elettori. I Partiti, e SEL come tutti gli altri non può tirarsi fuori, non assolvono più alle funzioni per i quali si costituiscono, tanto è vero, che vengono travolti da strumenti di partecipazione impropri ai Partiti stessi, e uno di questi si individua nelle Primarie, per fare scelte politiche che non sono affatto soddisfacenti, ma con la scusa della democrazia si sopprime il valore dei singoli, si mette da parte quelli che meriterebbero la nostra fiducia sopraffatti dai numeri, dando una svolta più che ragionata e di spessore politico, di forza, muscolare ma vincente perché sorretta dai numeri, salvo poi a lamentarsi di chi quei numeri li “organizza” per clientela, per ricatti, per sottomissione, per paura e prevale, distorcendo un principio democratico che accantona le idee e la proposta politica e fa spazio alla forza dei numeri, sicché 10 Totò Riina, prevalgono senza equivoci su 9 Enrico Berlinguer.

Eboli, 20 dicembre 2012

2 commenti su “Il “Gruppo dei 18” contesta l’Assemblea di SEL: Non è valida”

  1. Portare lo scontro interno a SEL sullo stesso piano del gruppo dirigente non è una buona idea e non giova nè a SEL nè alla sinistra ebolitana. Portare con determinazione fuori da quelle segrete mura la questione rinnovamento e costringere il gruppo dirigente,che pesa le idee come le cocozze, a prenderne atto come questione sostanziale,anzi vitale,altro che chiacchiere, è già un successo.Siate protagonisti del nostro futuro ora e non quando lo riterrà opportuno chi questa occasione l’ha già avuta. Se quell’esperienza avrà fruttato qualcosa di buono lo sanno solo i protagonisti di quella “vecchia” politica perchè di sicuro la collettività non si è accorta di nulla.Lo sfascio non vi compete,guardate avanti e (ri)costruite. Avete entusiasmo,capacità e competenze e Dio sa quanto questo paese ha bisogno di persone come voi da protagonisti e non come i “gianburrasca” che qualcuno vi descrive.Semmai esista un futuro per questo paese siete gli unici a poterlo scrivere,non sprecate altro tempo col passato.

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  2. E’ dagli anni settanta che alcuni di loro si beffano dei compagni,u scusate ho osato compagni ,ma di questa specie non ce ne sono mai stati,almeno ad Eboli. Cachieri e intellettualoidi che nascondevano la loro contraddizione dietro allìinformazione giornalistica del momento per mostrare quello che non erano.oggi la situazionenon è cambiata. hanno distrutto la sinistra quel poco di buono che cera sparpagliandoi simpatizzandi confondendo le direzioni per sfociare in un P.D. e altro che di sinistra non hanno nulla tranne il posto delle poltrone in consiglio comunale.La cosa piu schifosa è che costoro i piu veterani e famosi al pubblico pirma hanno amministrato insieme poi si scannano poi fanno pace e poi si riscannano . questa è la stupida ,scellerata e schifosa sinistra ebolitana. Lo dice uno che ha sempre creduto in ideali puliti e fuori da questa logica di politica fatti di panni sporchi e interessi economici e di apparenza.State zitti che è meglio attirate la ridicolezza di Melchionda su voi e diventando peggio di quella sinistra “migliore”.

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